Arte, attivismo creativo e autodeterminazione indigena

Nel panorama artistico contemporaneo del Brasile, l'arte indigena rappresenta uno strumento di attivismo per promuovere l'autodeterminazione delle comunità. Questo perché l'arte indigena non è semplicemente un'espressione estetica, ma una forma di resistenza culturale per affermare la propria identità, preservare le proprie tradizioni e narrare le proprie storie.

Árvore de todos os saberes (Albero di tutte le conoscenze), 2013-2021 © Jaider Esbell.

La mostra "Véxoa: We Know" offre questa prospettiva. Curata da Naine Terena, membro del popolo indigeno Terena dello stato brasiliano di Mato Grosso do Sul, questa esposizione non solo celebra l'arte indigena ma presenta anche nuovi criteri estetici per riflettere sui contributi delle nazioni indigene nell'odierno Brasile. La mostra ha debuttato nel 2020 presso la Pinacoteca de São Paulo e ora approda negli Stati Uniti, precisamente presso le Tufts University Art Galleries (TUAG) a Medford, Massachusetts. Questa scelta non è casuale, considerando la presenza di una delle più grandi comunità brasiliane nella zona, il che rende l'evento un momento ideale per celebrare la cultura visiva brasiliana.

Il titolo stesso, "Véxoa," che tradotto significa "noi sappiamo" nella lingua Terena, trasmette un senso di autoconsapevolezza e una connessione profonda con l'eredità culturale. Questa mostra sfida le convenzioni artistiche tradizionali, abbattendo le barriere tra arte e manufatto, tra tradizionale e moderno, tra cultura popolare e alta cultura.

La mostra presenta opere di 22 artisti e collettivi provenienti da diverse regioni del Brasile, esplorando una vasta gamma di medium, dalla pittura al disegno, dalla scultura al video, dalla performance alle installazioni sonore. Tra gli artisti in mostra spiccano nomi di fama internazionale come Denilson Baniwa, Jaider Esbell e il collettivo MAHKU (Movimento dos Artistas Huni Kuin / Movimento degli Artisti Huni Kuin), noti per il loro impegno nel rappresentare le culture e le tradizioni indigene attraverso l'arte. La mostra presenta anche artisti emergenti nella scena artistica contemporanea, come Gustavo Caboco, Yakunã Tuxá e Tamikuã Txihi, che portano nuova vitalità e innovazione all'arte indigena, contribuendo alla sua continua evoluzione.

Non si tratta solo di arte visiva ma anche di cinema, con artisti come Olinda Muniz Tupinambá e il collettivo ASCURI (Associação Cultural dos Realizadores Indígenas / Associazione Culturale dei Realizzatori Indigeni) che dedicano le loro opere alla creazione cinematografica, offrendo una prospettiva unica sulle storie e le culture indigene attraverso il medium del cinema.

La mostrà sarà visitabile fino al 10 dicembre 2023, presso la Gallerie d'Arte dell'Università Tufts a Medford, Massachusetts.

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