DaVida Sal: la sacerdotessa artivista dei tempi moderni

DaVida Salabert è una sacerdotessa dei tempi moderni, artivista performativa, regista e autrice, fondatrice del movimento sociale internazionale Jil Love Revolution

DaVida, originariamente conosciuta come Jordina Salabert e col suo nome da guerriera Jil Love, ha deciso di cambiare nome dopo aver subito gravi lutti in un solo decennio. La sua amata Fiamma Gemella, Max, è annegata in una piscina il 15 luglio 2019, all'età di 30 anni. È stato uno dei momenti più devastanti della sua vita, dopo la morte di entrambi i genitori, prima la mamma nel luglio 2012 e poi suo padre il 12 maggio 2013. Le è stato dato il nome di DaVida, che significa "portatrice di vita". 

Poco dopo la morte fisica dei suoi genitori, DaVida ha fatto un sogno lucido in cui volava sopra la casa di campagna della nonna e i suoi genitori si riunivano come un tempo, mentre Davida cresceva. Entrambi guardarono DaVida nel cielo e le inviarono un messaggio telepatico in cui le dicevano che avrebbe "conquistato" il mondo con la sua arte e la sua creatività. Dopo questa rivelazione è cominciato il suo viaggio come artivista e sacerdotessa dei nostri giorni, come guerriera con il suo movimento sociale acclamato in tutto il mondo. 


Nell'ottobre 2014, Davida è stata consacrata come Sacerdotessa di Iside dalla sua madre spirituale e maestra Lady Loreon Vigne nel suo tempio situato nella California settentrionale. Quel giorno ha ricordato chi era e perché era tornata in questi tempi.


Il suo stile unico fonde senza soluzione di continuità elementi chiave delle arti performative e dell'attivismo per provocare e coinvolgere il pubblico, suscitando spesso discussioni divisive tra i fan e i critici per il suo atteggiamento. Una foto della sua performance artivista in solidarietà con l'indipendenza della Catalogna non solo è stata selezionata come una delle "Foto del giorno" dal Washington Post, ma è stata infine scelta dal Wall Street Journal come una delle "Foto dell'anno 2014". Inoltre, sia Nation of Change che True Activism riconoscono le azioni del suo movimento artivista al primo posto per aver sensibilizzato la coscienza collettiva occidentale sul genocidio palestinese in corso.

Nella sua performance da solista sulla Hollywood Walk of Fame, ricoperta di sangue e macerie l'artista regge un bambolotto esploso accompagnato dalla scritta: "Non c'è niente da vedere qui, solo un altro bambino palestinese morto, vai avanti". L'azione è stata copiata e ricreata in tutto il mondo da donne di tutte le origini religiose ed etniche. I suoi follower sono cresciuti fino a 300.000 in una notte e lei è diventata un'ispirazione globale per i diritti umani dei palestinesi. Si è ripetuta con l'ancora più celebre: "The Gaza Rubble and Bucket Challenge". Nessuno nella storia ha ricevuto una tale risonanza mondiale con una performance artistica di strada così innovativa e creativa.

Oltre a questi recenti risultati, i suoi metodi artistici unici di resistenza passiva sono stati abbracciati da altri attivisti e artisti, ispirando e incoraggiando migliaia di persone all'azione. Jil Love è stata ufficialmente riconosciuta dalla città di Los Angeles per i suoi sforzi e risultati.


Nel 2016 ha pubblicato il suo primo libro intitolato "We Are The Voices of The Unheard" che documenta tutte le sue proteste artiviste fino ad oggi. Il suo lavoro di attivismo internazionale più virale in America Latina è stato il giorno del suo compleanno, il 4 marzo 2017, a Città del Messico, dove ha riunito 43 donne per rappresentare il dolore e la sofferenza delle madri dei 43 studenti scomparsi il 26 settembre 2014 nella strage di Ayotzinapa.

Jil ha creato una processione nel centro storico utilizzando la leggenda folcloristica messicana delle donne fantasma che piangono alla ricerca dei loro figli scomparsi. I notiziari televisivi e i media di tutto il mondo hanno trasmesso l'evento e migliaia di persone sono state improvvisamente informate di questa tragedia fin da subito messa a tacere dal governo messicano. Con un messaggio chiaro e conciso diffuso attraverso l'arte, l'attivismo di Jil racchiude in sé il potere di risvegliare le coscienze.

Attraverso l'artivismo le proteste di Jil Love hanno raggiunto milioni di persone e sono diventate virali in tutto il mondo. Le sue immagini sono apparse su importanti giornali e riviste come Wall Street Journal, Washington Post, Huffington Post, LA Times, Grazia Magazine, Art Tour International, Art Sheep, Le Monde e così via...

Jil usa il suo corpo, a volte nudo, come una tela dove trasmette un chiaro messaggio di vulnerabilità, mostrando, rivelando ed esponendo le ferite dell'umanità e del mondo. La vulnerabilità è per DaVida lo stato in cui siamo più potenti. Mostrare la propria verità attraverso il corpo e la forza creativa, rappresenta una condizione di amore e compassione per ciò che siamo e ci permette di stabilire connessioni più profonde. Vulnerabilità deriva dal latino "vulnus", che significa ferita. Abbiamo bisogno di coraggio e di assenza di giudizio per mostrare le nostre ferite.

Ha pubblicato un secondo libro nel 2021, mentre viveva in Messico: "Artivist Priestess". Ora risiede a Città del Messico dove è tornata a fare cinema con il suo nuovo e controverso film sul sacerdozio divino ai giorni nostri...

© Per gentile concessione della sacerdotessa artivista

Scopri di più sulle opere di DaVida: 
@davidasal444  Modern Day Priestesses

Di seguito puoi consultare la versione inglese generosamente donata ai ribelli di artivism®: 

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