In un'epoca in cui l'arte politica e l'attivismo creativo si fondono senza soluzione di continuità, il termine "artivismo" si diffonde tra le pagine della saggistica contemporanea, lasciando un'impronta indelebile nella letteratura mondiale del nostro tempo.

Nel diciannovesimo articolo di questa rubrica bibliografica, dedicata alle occorrenze del termine "artivismo" nella produzione letteraria mondiale del XXI secolo, abbiamo presentato "Entender el Artivismo" (2019) di Dimitrina J. Semova, un saggio che esplora il concetto di artivismo come metodologia didattica e strumento educativo per il miglioramento della società.

Proseguiamo dunque la nostra esplorazione cronistorica dell'artivismo. Il libro della settimana è...

L'artivismo oggi sembra essere diventato una parola chiave per l'empowerment femminile, uno strumento fondamentale per l'attivismo femminista. L'antologia "Feminist Art Activisms and Artivisms" rappresenta un'immersione critica in questo mondo complesso, delineando un quadro intricato del contributo femminista nell'arte contemporanea e nella politica attraverso le testimonianze di artiste, attiviste e accademiche. Questa rivelazione sottolinea una connessione ininterrotta tra creatività e cambiamento sociale. Attraverso contributi diversificati, l'antologia guida il lettore in un viaggio che supera le barriere della storia, classe, posizione economica, ecologia e orientamento sessuale.

In generale, un'antologia è sempre un'entità "plurale", e questa specifica raccolta di voci costituisce un vivace mosaico che mira a superare le definizioni convenzionali di femminismo e artivismo. Allo stesso modo, il mondo pluralistico dei "femminismi" è la chiave di lettura di "Feminist Art Activisms and Artivisms". Il termine "femminismi" (al plurale) è ampiamente utilizzato oggi per attirare l'attenzione sulle disuguaglianze e criticare lo status quo.

Gli attivismi artistici femministi non sono solo un'estensione nell'arte dell'agenda politica dei movimenti di liberazione delle donne dagli anni '60, quando le donne scesero spesso in strada come attiviste per protestare a nome proprio e per altre donne riguardo a diritti, parità di salario, politica sessuale, giustizia sociale e molte altre cause che coinvolgono le donne, ma piuttosto una continua ridefinizione delle agende politiche tradizionali.

Attraverso esempi concreti, il libro smonta le distinzioni tra arte e propaganda, suggerendo che ogni forma d'arte è intrinsecamente politica. Le autrici invitano a considerare l'arte come una forza dinamica che non può essere separata dalla politica. Qualsiasi discussione sull'arte e sulla politica nell'attivismo artistico oggi deve partire dall'idea che non esiste nessuna arte che sia "non-politica", nessuna arte senza ideologia.

In conclusione, questa raccolta di voci suggerisce che il futuro dell'attivismo artistico è tanto variegato quanto il plurale dei femminismi. "Feminist Art Activisms and Artivisms" non è solo un'antologia, ma un invito a esplorare le molteplici sfaccettature dell'arte femminista e dell'artivismo, andando anche al di fuori delle gallerie tradizionali per un maggiore coinvolgimento delle comunità.