L'artivismo nella letteratura mondiale del XXI secolo #6

In un'epoca in cui l'arte politica e l'attivismo creativo si fondono senza soluzione di continuità, il termine "artivismo" si diffonde tra le pagine della saggistica contemporanea, lasciando un'impronta indelebile nella letteratura mondiale del nostro tempo.

Nel quinto articolo di questa rubrica bibliografica, dedicata alle occorrenze del termine "artivismo" nella produzione letteraria mondiale del XXI secolo, abbiamo presentato "Artivismo. Análisis y caracterización de las prácticas artísticas que colaboran en el desarrollo social de internet." (2005) di Ana Urroz Osés, una lettura fondamentale per comprendere la complessa storia dell'attività artistica nelle comunità virtuali.

Proseguiamo dunque la nostra esplorazione cronistorica dell'artivismo. Il libro della settimana è...

Il libro ribelle della settimana: Artivismo

Networking - La rete come arte

« In Italia, si è formata una scena con una forte identità e con un proprio sentire artistico, tecnologico e politico. Le forme di attivismo artistico (artivism) e tecnologico (hacktivism), sono strettamente interconnesse in un network capillare diffuso su tutto il territorio nazionale. »
, Networking - La rete come arte, Costa & Nolan, , (p. 19).

"Networking - La rete come arte" di Tatiana Bazzichelli rappresenta un'opera imprescindibile per chiunque sia interessato a comprendere il ruolo dell'arte nella creazione di reti di relazioni tra persone attive negli ambienti underground. L'autrice, fondatrice del progetto AHA: Activism-Hacking-Artivism, si avventura nel tentativo di ricostruzione del networking artistico in Italia nel corso di venti anni di sperimentazione, seguendo un percorso che coinvolge una vasta gamma di artisti, attivisti e hacker.

Il libro analizza l'arte del networking artistico in Italia, una pratica che ha portato alla creazione di reti di relazioni tra persone attive negli ambienti underground. La cultura del networking in Italia si è sviluppata attraverso l'utilizzo di diverse forme artistiche come la mail art, la video art e la computer art, non limitandosi a categorie rigide come net.art o web art. Il libro si concentra sull'Italia come campo di ricerca principale, esaminando la cultura del networking nel paese e i numerosi progetti collettivi che si sono sviluppati sui media e sulla rete, dopo il contro-vertice G8 di Genova del 2001.

La cultura della rete in Italia ha dato vita a una particolare idea di cyberpunk e hacking, grazie alla telematica alternativa e ai movimenti di protesta. Artisti, attivisti e hacker italiani lavorano insieme nel networking artistico, condividendo risorse e conoscenze per creare progetti a basso costo che pongono al centro la componente sociale e la diffusione territoriale. Il risultato è una cultura del networking critico sui media e sulla rete internet, con pratiche di hacking sociale che mettono in gioco la condivisione delle risorse e della conoscenza come forma di protesta e di autoformazione collettiva.

In questo contesto, nascono diversi progetti che vanno a formare una rete allargata, comunemente descritta con il termine “queer” o “pink”. Fra questi, spiccano Sexyshock, Phag-Off e Pornflakes, la cui attività si inserisce in un discorso di riflessione sulla sessualità, pornografia e sperimentazione artistica che pone le basi già negli anni Novanta, tessendo una rete di esperienze che va dal cyberfemminismo fino al Netporn, la sperimentazione pornografica in internet.

Il networking artistico, tecnologico e politico in Italia ha dato vita ad una rete capillare di progetti interconnessi, dove l'artivismo e l'hacktivismo sono diventati protagonisti della sperimentazione underground. Nonostante gli ostacoli linguistici e le dinamiche comunitarie, la scena italiana è in continua evoluzione, rappresentando un modello di riferimento per molti.

Questo libro rappresenta un'analisi approfondita di questa cultura del networking artistico in Italia, offrendo un quadro completo di una realtà sconosciuta a molti. Grazie alla sua alta qualità e alla sua rilevanza culturale, l'opera è diventata un punto di riferimento per studiosi, appassionati del settore che desiderano approfondire la conoscenza di una cultura artistica italiana spesso poco conosciuta ma altamente innovativa.

L'autrice del libro, Tatiana Bazzichelli, è in grado di offrire un'analisi approfondita e dettagliata di questo movimento culturale, che ha avuto una grande influenza sulle pratiche artistiche, sociali e politiche italiane degli ultimi vent'anni.

Attraverso un'attenta analisi delle pratiche e dei progetti di alcuni dei protagonisti della scena artistica italiana, come Giovanotti Mondani Meccanici, Tommaso Tozzi, Giacomo Verde, Federico Bucalossi, Jaromil, gli [epidemiC] e 0100101110101101.ORG, Tatiana Bazzichelli ci conduce alla scoperta di una cultura del networking che si è sviluppata in Italia grazie alla condivisione di risorse e conoscenze tra artisti, attivisti e hacker.

Il libro "Networking - La rete come arte" rappresenta quindi una lettura imprescindibile per chiunque sia interessato a comprendere il ruolo dell'arte nella creazione di reti di relazioni tra persone attive negli ambienti underground, nonché per chi desidera approfondire la conoscenza di una cultura artistica italiana innovativa e in continua evoluzione.


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