Artivismo in forme plastiche: lo spirito degli oggetti

L'artivismo sta diventando ogni giorno più rilevante e, a differenza del sistema capitalista, riconosce l'impegno degli attivisti creativi e degli artisti socialmente consapevoli.

L'artivismo è contro-egemonico e assume molteplici forme plastiche, collettive e umanitarie. L'arte racconta sempre una storia o molte storie e si anima in relazione allo spettatore; la questione è come e perché raccontiamo questa storia. È veramente incantevole, seducente e potente quando un artista riesce a sorprenderci a tal punto da costringerci quasi a rompere i nostri schemi e osservare tale storia da un punto di vista completamente nuovo. La lotta continua per una società più equa può essere dunque effettuata con l'artivismo, incoraggiando la partecipazione sociale nel mondo dell'arte, sensibilizzando l'individuo, solo e isolato in una società non-sociale, attraverso proposte plastiche cariche di ribellione non-violenta.

Questo è ciò che vediamo nei cappelli di Angel Poyón, facendoci riflettere sui limiti e sulle frontiere dei territori come costruzioni politiche, economiche, ideologiche e sociali stabilite nella nostra mente.

Lo spirito degli oggetti oltre i confini mentali - Angel Poyón

Angel Poyón è un artista Kaqchikel (o Kachiquel, dei popoli indigeni Maya degli altipiani medio-occidentali del Guatemala) che vive e lavora a Comalapa, nella sua città natale. Il suo lavoro è stato esposto a RoFa Projects (2020, 2019, 2018 ), Migratory aesthetics at George Mason University with RoFa Projects(2019), The Central Matter, Washington D. C, USA (2017) Teorética Foundation, San José, Costa Rica (2011); DesPacio Gallery, Costa Rica (2010); Arco Madrid, Spagna (2015); 19 Biennale Arte Paiz, Guatemala (2014); Arco Madrid T20 Gallery, Spagna (2013), Selezione alla collezione Sayago & Pardon Latin American Art, California, USA (2013); ArtBo International Art Fair di Bogotá, Jacob Karpio Gallery, Bogotá Colombia (2012); I Triennale Caribe, Repubblica Dominicana(2010); +/- Esperanza. 

Every day territories, 2021 © Angel Poyón

Il suo lavoro fa parte della collezione del Museo Reina Sofia, Banca Mondiale di Washington DC, Museo de Arte y Diseño Contemporáneo, Costa Rica; Memento morí (e)Star Gallery, Lima, Perú (2010); Performance, Real Collage of Art, Londra, Inghilterra (2009); Tai Pei Fine Arts Museum, Tai Pei, Taiwán (2008); Cisneros Foundation Miami Florida, USA, Haydee Santa María & Casa de las Américas, La Habana Cuba; Art Museum of the Americas, Washington D. C; Spain Cultural Center, Guatemala (2007).

Every day territories, 2021 © Angel Poyón

La serie "Territori di ogni giorno" riflette sui confini e le frontiere del territorio, anche se ci ricorda che questi limiti sono stati istituiti attraverso costruzioni politiche, economiche, ideologiche, sociali e culturali spesso fragili. Angel Poyón traccia mappe mentali sopra i cappelli suggerendo che i confini abitano solo nella mente umana. Nella cosmovisione Maya-Kaqchikel, gli spiriti guida compiono un atto (Naxamanij) per dare vita agli oggetti, e in questo modo stabiliscono un canale per poter parlare con loro. Ogni oggetto, materia o spazio ha Ruxe'el (lett. la sua essenza, la sua radice), Ru kaslem (lett. la sua vita) e Ruk'astajinäm (lett. il suo risveglio). Angel Poyón crede che il suo lavoro non si limiti alla creazione ma a connettersi veramente con il Rajawal (lett. spirito) dell'oggetto stesso, ed è in questo modo che l'oggetto intervenuto diventa un'opera d'arte. Angel Poyón è una voce importante del movimento sperimentale dell'arte contemporanea in America Centrale. Discostandosi radicalmente nell'esecuzione dall'espressione artistica tradizionale del suo background indigeno, le opere di Angel Poyon sondano comunque l'assimilazione e l'identità.

Every day territories, 2021 © Angel Poyón

Le opere di Angel Poyón sono parte della mostra collettiva "ARTivism" in collaborazione con RoFa Projects (USA) e Pabellón 4 (Argentina) nell'ambito del programma di Art Focus Latin America, la prima associazione di gallerie d'arte delle Americhe, che riunisce il lavoro dei suoi artisti rappresentati: Cesar MartínezPriscilla MongeSilvia LevensonEugenio Merino, Avelino Sala, Davis Birks, Natalia Revilla, Ana De Orbegoso, Angel Poyón, Claudia Rodríguez, Alejandro Thorton, Selma Guisande e Pierre Valls.

La mostra sarà aperta al pubblico dall'8 aprile al 28 maggio 2022 nella sede principale della galleria Quetzalli.

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