La Vatican Girl scomparsa in un "religioso silenzio"

Un silenzio lungo 39 anni quello che avvolge una delle sparizioni più "famose" dello stato italiano e vaticano, ai danni della quindicenne Emanuela Orlandi.

È il 22 giugno del 1983 quando la ragazza scompare nel nulla. Da allora un susseguirsi di piste inconcludenti, depistaggi, falsi indizi, testimonianze fallaci a rendere ancora più intricato e doloroso il caso, soprattutto per i familiari della Orlandi.

A lungo trascurata ma mai dimenticata, Emanuela Orlandi torna oggi al centro del dibattito per due motivi: la docuserie Netflix "Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi" e la morte, avvenuta qualche giorno fa, di Giulio Gangi, agente del SISDE (Servizi Segreti) tra i primi ad indagare sul "caso Orlandi".

fotogramma della serie Vatican Girl: The Disappearance of Emanuela Orlandi © Netflix

Sulla scia del successo della serie tv su Jeffrey Dahmer, Netflix rende felici ancora una volta i crime addicted, lanciando sulla piattaforma ben 4 puntate di una docuserie incentrata sulla misteriosa, ancora oggi, sparizione di Emanuela Orlandi. In pochi giorni già in Top Ten, Vatican Girl assolve perfettamente il proprio compito commerciale, figlio di un'acuta strategia di marketing, ma al contempo, in maniera voluta o non, svolge un'importante funzione sociale... riaccendere l'interesse delle masse nei confronti di questa storia mai conclusa.

Troppe implicazioni, troppe insinuazioni che hanno portato, ogni volta, ad un nulla di fatto. Proprio riguardo ciò Pietro Orlandi, fratello della ragazza, e il giornalista Andrea Purgatori si esprimono nel documentario targato Netflix, ripercorrendo step by step luci e ombre che hanno caratterizzato questa vicenda. Una storia che forse non sarà mai segnata dalla parola fine, dal momento che l'ultima inchiesta è stata chiusa nel 2015.

Numerose sono le ipotesi che aleggiano attorno a questa sparizione. Si è prima parlato di un collegamento con l'attentato a Papa Giovanni Paolo II, successivamente del coinvolgimento della "Banda della Magliana", arrivando infine all'ipotesi di pedofilia in Vaticano, accreditata anche dal compianto Padre Amorth che parlò, in riferimento ad Emanuela Orlandi, di un festino in Vaticano, sfociato poi in orgia di pedofili, finito male.

Come è possibile notare sono molti gli interessi e le figure di potere "intoccabili" coinvolti nella vicenda che rendono ancor più difficile una fuga di notizie che consentirebbe, con le dovute speranze, il raggiungimento della verità.

Verità in nome di Emanuela, Cartellone realizzato per il sit-in del 22 giugno 2021 a 38 anni dalla scomparsa 

Ciò che sappiamo è che Emanuela Orlandi era una ragazza come tante, giovane, talentuosa, spensierata, spenta nel fiore dei suoi anni e abbandonata al suo triste destino... destino che non lascia ben sperare in quel nobile valore che viene comunemente spacciato con il termine "giustizia". Bisogna essere consci del fatto che di fronte al "Dio Potere" non esiste più giustizia, siamo tutti pedine, più o meno indispensabili, di un gioco al massacro più grande di noi e nonostante ci si aggrappi con tutte le forze al senso innato di giustizia (morale ma soprattutto materiale, quella verso le istituzioni), ecco che dietro l'angolo è pronto lo scacco matto!

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