Anarchia creativa e azioni per il bene comune #3

E se... invece di polarizzare le cause sociali all'interno di ogni collettivo, organizzazione e movimento, ci unissimo tutti in un unico coordinamento dal basso?

Sparati la tua dose quotidiana di rivoluzione! In esclusiva per il pubblico ribelle di artivism® arriva in Italia una nuova ondata di anarchia dai Paesi Catalani: il diario per la trasformazione verso la giustizia sociale dell'hacktivista Petra Hevilla Olmos.

Anarchia catalana per il buon governo
Azioni per una transizione verso il bene comune

Sotto un governo formato da movimenti sociali potremmo applicare i miglioramenti dell'autorganizzazione popolare, come l'autogestione di una banca cooperativa pubblica, la redistribuzione del lavoro in turni di 4 ore con un reddito garantito, la protezione dei servizi pubblici per la salute delle persone, la libera scelta sulla prorpia vita, la produzione etica ed ecologica dei beni, l'azzeramento dei rifiuti sia per i produttori che per i consumatori, la promozione di stili di vita sani, gli investimenti nell'agro-ecologia e nell'agricoltura ecologica, la diffusione libera, equa, aperta, neutrale della cultura e dei media, la fornitura gratuita e illimitata dei mezzi di comunicazione come internet e molto altro... Questo potrebbe essere il primo Stato Pirata al mondo, in un paese che si trova al di fuori della NATO, senza forze dell'ordine né Mossos [polizia regionale della comunità autonoma spagnola della Catalogna].

Di seguito una lista dei principali spazi e locali, centri sociali autogestiti e casolari occupati, atenei e università popolari indipendenti dei Paesi Catalani, impegnati nel miglioramento della società.

Spazi e locali
  • El Lokal de Raval (Il Locale del quartiere Raval) è uno spazio nel centro di Barcellona gestito dal collettivo dell'Ateneu Libertari del Poble Sec e dalle persone del quartiere Raval (o barri Xino). Il locale è dicato alla creazione e alla sperimentazione di nuovi progetti, un punto di incontro di lotte e resistenze, ma anche mezzo per la distribuzione e la vendita di materiali alternativi e cultura libertaria.

  • Àgora Juan Andrés è uno spazio libero nel quartiere del Raval a Barcellona, recuperato in memoria di Juan Andrés Benítez, vittima della brutalità dei Mossos.

  • Casal de Joves de Sants (Centro Giovani Sants) è il primo spazio autogestito per i giovani del quartiere Sants, Barcellona.

  • CSA Can Vies è un Centro Sociale Autogestito a Barcellona, occupato dal 1997.

  • Banc Expropiat è una banca occupata a Barcellona dai residenti del quartiere Gràcia, giovani, anziani, studenti, lavoratori, disoccupati, immigrati stufi del capitalismo e dell'usura bancaria.

  • Ca la Trava è un orto occupato a Barcellona, uno spazio intergenerazionale, coltivato in autonomia dai residenti del quartiere Gràcia per evitare la costruzione di appartamenti di lusso e lo sfratto dei vicini.XXX

  • La Ruïna è un Centro Sociale Occupato a Cassoles, Barcellona.

  • CSO Amb l’Astilla al cor è un Centro Sociale Occupato dal 2009 a L'Hospitalet de Llobregate, Barcellona, nella comunità autonoma della Catalogna, attualmente in pericolo di sgombero.

  • Casal Independentista Jaume Compte (Il Casale) è il luogo di incontro delle donne rivoluzionarie indipendentiste di Sants, Barcellona, all'interno della rete dei Casali e degli Atenei Popolari dei Paesi Catalani.

  • Can Batlló è uno spazio autogestito dalla comunità e dal quartiere Sants a Barcellona.

  • Ca la Veïna è uno spazio occupato nel quartiere Gràcia a Barcellona.

  • Ca L'Espina è uno spazio occupato nel quartiere Gràcia a Barcellona.

  • Ateneu Llibertari de Gràcia (Università libertaria del quartiere Gràcia) è uno spazio libertario comune per la convivenza, l'apprendimento, il pensiero critico e la trasformazione, un ateneo comunitario basato sul mutuo soccorso, sulle relazioni orizzontali e sull'autogestione.

  • Ateneu CP Tres Lliris (Casale Popolare dei Tre Gigli) è uno spazio liberato dai giovani del quartiere Gràcia, Paesi Catalani.

  • CP Tres Voltes Rebel (Casale Popolare 3 volt Ribelle) è uno spazio autogestito e radicato nel distretto Nou Barris (Nove quartieri), Barcellona, una zona antifascista e un'area di svago non commerciale dove la vita ha la precedenza sul capitale.

  • Nau Bostik (Ex Bostik) è un vecchio sito industriale abbandonato e trasformato in un nuovo spazio aperto a tutte le forme di espressione artistiche e culturali nel quartiere Sagrera, Barcellona.

  • Espai30  (Spazio 30) è un centro culturale, punto di incontro per i residenti del quartiere Sagrera, Barcellona.

  • La Sagrera es Mou (La Sagrera si muove) è lo spazio di un'associazione del quartiere Sagrera, Barcellona, che si muove, si mobilita e si organizza per fronteggiare gli effetti della crisi, sostenendo e promuovendo i valori della solidarietà.

  • Ateneu Roig è un progetto nato nel 2010 con il desiderio di creare legami tra i collettivi che operano nel quartiere Gràcia, Barcellona, e le persone che vogliono stringere collaborazioni con i vicini.

  • Ateneu La Torna è un'Università Popolare Indipendente nata nel 1996 nel quartiere Gràcia, Barcellona, che si impegna nei valori dell'assemblearismo, dell'autogestione e del sostegno reciproco.

  • La base, ateneu cooperatiu è un progetto che parte dall'esigenza di fornire una forza materiale autonoma nei quartieri, per ricostruire la costellazione di infrastrutture autogestite dei quartieri di Barcellona durante il primo terzo del XX secolo - cooperative di consumo, atene, sedi sindacali, scuole razionaliste, pubblicazioni... - formando un'incredibile forza rivoluzionaria.

  • Ateneu llibertari poblesec (Ateneo libertario popolare) è un centro libertario storico, impegnato in progetti di trasformazione sociale per rispondere alle attuali esigenze di comunicazione, incontro, azioni sociali e artistiche.

  • Coopòlis è un ateneo cooperativo situato nel quartiere di Can Batllóm e promuove l'economia sociale e solidale nella città di Barcellona.

  • Escola Guillem Agulló (Scuola Guillem Agulló) è uno spazio di formazione teorica e pratica sugli strumenti di rafforzamento democratico, come la lotta nonviolenta e la disobbedienza civile, per la difesa e l'esercizio dei diritti civili e politici; l'empowerment della società civile; la minaccia dell'incitamento all'odio e la crescita dell'estrema destra e del fascismo, che mettono a rischio la coesione sociale.

Estratto da Rivoluzione Quotidiana, il diario per la trasformazione verso la giustizia sociale. Per gentile concessione dell'hacktivista Petra Hevilla Olmos, co-fondatrice della Repubblica Catalana e Revolució Integral (Moviment pel Benestar Social), all'interno della rete di Catalunya Revolució.

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