Artivismo Antispecista: 40.000 segni di rivoluzione cosciente

« We are one blink of an eye away from being fully awake. »
Pema Chödrön

Ormai è fatta, ci siamo! Tra pochi giorni è Natale. Non che la notizia ci abbia colto di sorpresa visto che da qualunque parte ci si giri c'è qualche insegna o luminaria pronta a ricordarcelo.

Per il mercato dei grandi numeri il conto alla rovescia è iniziato già da un bel pezzo. Secondo la logica del "bombardamento comunicativo" è più o meno da inizio ottobre che i distributori (soprattutto alimentari) hanno cominciato il lavaggio del cervello ai consumatori, con la speranza che, così facendo, anche in questo clima di forte inflazione e rincari lo spirito martellante del natale pervada le deboli menti di coloro che seguono la massa e i fallaci retaggi del passato spacciati per "tradizione". E per "spirito natalizio" mi riferisco al consumismo, ovviamente.

Quella che sembra sempre più una festa pagana (qualcuno ricorda i Saturnali romani?) che l'anniversario della nascita del Salvatore è per eccellenza il tripudio dell'abbondanza che fa rima con spreco... alimentare.

Proprio il settore alimentare costituisce un anello importante (di una lunga serie) nella complicata catena che da qualche decennio a questa parte sta portando il pianeta alla deriva.

I dati riguardo al consumo eccessivo di prodotti animali sono allarmanti, soprattutto se si mette in relazione il reale fabbisogno fisiologico con la ceca bramosia avida e dipendente, entrambe parti coesistenti nell'essere umano.

È davvero così indispensabile nutrirsi di carne animale? Questa è una delle domande maggiormente poste ai carnivori, alla quale segue sempre il solito fiume in piena di retorica e ovvietà, pilastro di gran parte del pensiero di un essere umano di cultura medio-bassa.

Il fatto che in età preistorica i nostri antenati uccidevano e mangiavano animali per necessità e istinto di sopravvivenza non deve diventare una buona scusa, giustificatrice delle dinamiche attuali.

Siamo nel 2022, abbiamo affinato le capacità intellettive, siamo parte di società tecnologicamente avanzate e siamo pure in grado di comprendere, trovare o creare un'alternativa, tout court.

L'alternativa, in questo caso risiede in una parola tanto semplice da pronunciare quanto difficile da accettare... sostituzione.

Se non si abbraccia il cambiamento non si fa altro che fomentare il motore cardine del consumismo: grande richiesta → spropositata offerta, un meccanismo vizioso che raggiungerà la saturazione fino ad annientarsi da solo, o almeno lo si spera, grazie anche alla controinformazione portata avanti negli anni da attivisti coscienti e senza "prosciutti sugli occhi", tanto per restare in tema.

Proprio quest'ultimi attraverso impegno concreto ed iniziative singolari promuovono il buonsenso smuovendo le coscienze umane. Non ultimo il progetto di Artivismo collettivo, o per meglio dire Artivismo Antispecista, di Alfredo Meschi (regista, attore e docente di teatro) e Massimo Giovannini (fotografo professionista di fama internazionale), noto come "In The Blink Of An Eye". Un progetto « nato dal desiderare un desiderio comune: essere il veicolo per un messaggio di cambiamento, essere un ponte x dare voce a chi voce non ha ».

In The Blink Of An Eye, Alfredo Meschi, ph. Massimo Giovannini

Una denuncia. Una testimonianza. Una rivelazione / non rivelazione che è sotto gli occhi di tutti ma ignorata da tanti... la mattanza animale. 40.000 è il numero di animali uccisi al secondo (in base a quanto emerge da uno studio condotto dalla FAO) soltanto per soddisfare un bisogno non impellente, per il gusto di mangiare. 40.000 sono le X che Meschi ha deciso di tatuarsi sul corpo a testimonianza di tale crudeltà. Un segno neutro, comune, visibile... che non passa di certo inosservato perché ambiguo.

In The Blink Of An Eye, Alfredo Meschi, ph. Massimo Giovannini

L'unione fa la forza... e attraverso il progetto "In The Blink Of An Eye" Meschi e Giovannini lanciano una "challenge" invitando le persone a tatuarsi una o più X come atto di denuncia e di unione ad un coro di ribelli. Perfettamente in linea con ciò che sta alla base del concetto di Artivismo (Arte + Attivismo) l'idea dei due artisti italiani è quella di realizzare un dittico, in bianco e nero, scattando una foto al viso e una al tatuaggio di ogni singolo aderente al progetto. Ad oggi più di 500 persone hanno preso parte all'iniziativa e lentamente ci si avvia all'obiettivo delle 4.000 persone. Raggiunto il traguardo, il progetto, rivisto in chiave di mostra performance, verrà "esposto" nei più importanti musei di arte contemporanea per dare il via alla rivoluzione sbattendo in faccia la realtà agli individui, così che quest'ultimi possano finalmente svegliarsi dal torpore e dal menefreghismo.

In The Blink Of An Eye, Alfredo Meschi, ph. Massimo Giovannini

La triste realtà ormai è palese, la soluzione esiste così come esistono anche persone impegnate nel comunicarla, non resta, dunque, che contribuire al cambiamento diventandone parte integrante, abbandonare convinzioni medievali e provare a soddisfare bisogni reali con moderazione e parsimonia anche se in certe occasioni, come le festività natalizie, sembra difficile trattenersi. In fin dei conti ciò che differenzia gli uomini dagli "animali" è la ragione... cerchiamo, quindi, di usarla e non ridurci a sputtanare millenni di evoluzione. Ciao Darwin!

Buon Natale a tutti... uomini e animali.

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