Per quanto a lungo ne sia invalso l’uso, il termine “artivismo” ha sicuramente guadagnato una certa popolarità negli ultimi anni. E mentre il mondo avanza nella polarizzazione sociale, l’artivista Dan Acher - con le sue installazioni partecipative, immersive, site-specific - si sta mobilitando per diffondere emozioni profondamente connesse. 

Il lavoro di Dan Acher attinge all'emozione condivisa, ovvero, la condivisione di uno spazio magico, artistico e ludico, progettato per connettere le persone sulle questioni chiave del nostro tempo. Questi "nuovi rituali cittadini” coinvolgono le persone attraverso l’emozione, trasformano il contesto emotivo degli spazi urbani e permettendo ai cittadini di unirsi al di là di ciò che potrebbe dividerli. Fedele a questa visione, la sua ultima installazione “We Are Watching” esamina il nostro rapporto con la natura, come cittadini del mondo su un pianeta condiviso.

Nel tentativo di coinvolgere i cittadini nella crisi climatica, facendoli essere simbolicamente presenti alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP25 di Madrid, Dan ha creato una gigantesca bandiera mondiale. Si tratta di un occhio monumentale composto da migliaia di ritratti inviati da 190 paesi, che testimoniano e tengono responsabili i decisori in occasione di eventi chiave sul clima in tutto il mondo. I partecipanti aggiungono potenti messaggi ai loro ritratti online, che possono essere visti su wearewatching.org. Individui di tutte le età e origini esprimono speranza, paura, amore e un clamoroso appello all'azione. Il loro messaggio universale raggiunge oltre i confini - un grido comune per salvare il nostro pianeta. La bandiera alta 10 piani ha sventolato per la prima volta a Madrid e ora è in tour verso Glasgow per la COP26 di novembre. Il tour di quest'anno è iniziato a marzo a Ginevra, dove la bandiera è stata alzata per segnare l'apertura dell'International Human Rights Film Festival (FIFDH).